Dipendenza dal gioco: esiste davvero?
Trattiamo per i nostri affezionati lettori di Scommessesulweb un tema molto delicato ma che a nostro avviso va assolutamente trattato data la sua costante espansione: la dipendenza dal gioco.
Il titolo è volutamente retorico, nel senso che la dipendenza dal gioco è purtroppo ovviamente esistente e secondo le ultime stime, colpisce in Italia circa 750 mila soggetti. Andiamo quindi ad analizzare questa problematica fornendovi alcuni spunti utili per capire meglio la malattia e come affrontarla.
Cos’è la dipendenza dal gioco?
La dipendenza da gioco, altrimenti detta Gioco d’Azzardo Patologico, è classificata dagli esperti del settore dei Disturbi Mentali tra i Disturbi del Controllo degli Impulsi, e si caratterizza appunto per l’incapacità del soggetto di resistere alla tentazione di giocare somme di denaro elevate, e tale seduzione deve essere “persistente, ricorrente e maladattiva”.
Per scansare subito gli equivoci, non è sufficiente essere un giocatore abituale, anche spendendo cifre da considerare “non irrisorie” per poter essere considerato malato, purchè la situazione sia sotto controllo dal punto di vista emotivo e psicologico. Quando non si è in grado di “dire basta” e questa esigenza di giocare condiziona pesantemente la nostra vita incidendo sui rapporti affettivi, familiari e lavorativi e quando non si riesce a controllare dal punto di vista economico, ecco che allora è molto probabile che il disturbo abbia preso il sopravvento.
In termini pratici, ciò che differenzia il soggetto dipendente dal gioco dagli altri disturbi è che se genericamente la compulsione serve per ridurre un’emozione negativa, in genere si tratta di ansia, nel nostro caso invece la compulsione del gioco produce un’emozione positiva cui il soggetto non riesce a rinunciare. Nonostante i suoi innumerevoli sforzi per smettere quindi il giocatore dipendente continua a giocare e prova sempre più eccitazione mano a mano che le cifre aumentano. Dato che come tutti ben sappiamo, alla lunga il gioco specie se affrontato in maniera poco professionale, porta a delle perdite, il nostro soggetto si troverà costretto a giocare sempre di più per recuperare quanto perso innescando così una catena senza fine.
Come combattere la dipendenza dal gioco?
Partiamo da una premessa necessaria, e pressochè ovvia, e cioè che uscire dalla dipendenza dal gioco facendo solo ed esclusivamente affidamento sulla propria forza di volontà, è complicato se non impossibile.
La forza di volontà è elemento fondamentale, necessario, ma non sufficiente. La guarigione deve essere supportata da un percorso psicoterapeutico sotto la guida di specialisti esperti della patologia ed incentrato sul problema. L’utilizzo di farmaci come possono essere per esempio gli stabilizzanti dell’umore certamente è di aiuto, ma solo se inseriti all’interno di un percorso di recupero disegnato da un soggetto professionista.
Ci si può rivolgere ai Ser.D. (Servizi Ambulatoriali Dipendenze) sparsi su tutto il territorio dove si può ottenere assistenza anche solo a livello consultorio per capire qual’è la strada migliore da intraprendere e a chi rivolgersi . Stando alle ultime statistiche, la percentuale di guarigione si assesta attorno al 70%.
Evitiamo quindi assolutamente le soluzioni fai da te o frutto del “sentito dire”. Teniamo presente che mediamente i primi risultati si ottengono dopo tre mesi di trattamento, ma servono almeno 4 anni per potersi considerare fuori pericolo, e con il rischio sempre molto alto di ricadute.
Come faccio a capire che il gioco è diventato una malattia?
Sebbene ogni soggetto sia differente rispetto agli altri, ci sono alcuni elementi che si possono definire comuni ai giocatori compulsivi per capire da semplice svago, si sta arrivando alla dipendenza:
– Il cosiddetto “effetto ciliege”. Le scommesse, gli spin alle slot, il gratta e vinci diventano proprio come le ciliege, una tira l’altra.
– Perdita della cognizione del tempo. Quando si gioca non ci si rende conto del passare del tempo, e spesso ci si ritrova a passare intere giornate senza averne avuto la percezione.
– Pentimento tardivo. Quando ormai è troppo tardi, ci si accorge di aver giocato quasi tutto quello che si aveva nel portafoglio e sale dentro di noi l’ansia accompagnata dal desiderio di recuperare quanto perso ed il gioco diventa così un tentativo disperato di recuperare quantomeno le perdite, il che ovviamente porta solamente ad aggravare la situazione.
– Pinocchio. Resosi conto che le perdite non sono più mascherabili di fronte ai famigliari, il giocatore diventa un mentitore seriale (e in molti casi fantasioso) per giustificare gli ammanchi scaricando su altri la responsabilità.
– Riflessi sull’umore. Il gioco condiziona pesantemente l’umore del giocatore, che sarà euforico quando vince, e triste ed irritabile, per non dire violento nei casi più estremi, quando perde.
– Pensiero fisso. Il gioco diventa l’unica attività ad avere rilevanza nei nostri pensieri, con conseguente cali di concentrazione sul lavoro, a scuola, in famiglia. Ogni momento diventa una scusa buona per giocare e se non si riesce perchè magari si è impossibilitati o controllati, l’umore ne risente negativamente.
A chi posso chiedere aiuto per curare la dipendenza dal gioco?
Come abbiamo già detto in precedenza, per guarire dalla dipendenza è necessario farsi aiutare da soggetti specializzati. Abbiamo già indicato nei Servizi per le Dipendenze Patologiche un primo ed importantissimo contributo per poter iniziare ad uscire dalla dipendenza. Si tratta di un servizio pubblico del Servizio Sanitario Nazionale appositamente dedicato alla cura, prevenzione e riabilitazione per le dipendenze, compreso il gioco d’azzardo. Vi operano professionisti specializzati e più che qualificati per affrontare il problema.
Per avere tutte le informazioni utili sui Ser.D e per trovare tutti i contatti utili, vi consigliamo di consultare il sito della FeDerSerD, la Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze.
Inoltre tutti i Bookmakers forniti di Regolare Licenza AAMS sono promotori o sostenitori di apposite campagne a garanzia del gioco Legale e Responsabile.
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